Paolo Giordano l’ha definito un libro «vorticante», non riassumibile, un accumulatore di idee da cui se ne irradiano altre intorno all’opera, altrettanto inclassificabile, di Kiefer. È Prologo celeste (Einaudi, pp. 376, euro 36), il nuovo libro di Vincenzo Trione, critico d’arte, docente alla Iulm di Milano, direttore dell’Enciclopedia Treccani dell’arte contemporanea. La corposità del volume (che comprende anche una settantina di immagini) non deve tuttavia spaventare il lettore (sempre più impigrito) poiché la sua scrittura, densa e avvolgente, lo trascina, come fosse un thriller fino all’ultima pagina. Trione, piuttosto che inabissarsi in una solita e insopportabile biografia d’artista, architetta un...