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Via libera al fondo taglia cuneo, «Google tax» e soldi alla polizia

Via libera al fondo taglia cuneo, «Google tax» e soldi alla poliziaFabrizio Saccomanni

Legge di stabilità Norme su esodati e «bonus bebè», ok a nuovi stadi. Ancora polemiche sulla tassa sul web, eliminato il bollo sugli strumenti finanziari, la mini rata Imu rinviata al prossimo 24 gennaio

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 17 dicembre 2013

Proroga della mini-rata Imu, sanatoria per i gestori delle spiaggie in contenzioso con lo Stato (un’ossessione del governo Letta), 950 milioni di euro per salvaguardare 17 mila esodati, e poi via alla costruzione di nuovi stadi (per la serie più cemento, più «grandi eventi», più occupazione)e più soldi alla polizia (100 milioni in più che si aggiungono ai 149 già stanziati al Senato, forse in previsione di un super-lavoro?). A parte l’approvazione dell’emendamento alla legge di stabilità, la «Google Tax» contro la quale si espresso Matteo Renzi, segretario del partito (il Pd) che l’ha proposta, sono questi alcuni dei principali emendamenti alla legge di stabilità che verrà discussa da oggi alla Camera.

Renzi ha definito la «web tax» un «tentativo di assoggettare le aziende digitali estere alle normative fiscali italiane, provocando un danno sia ai produttori che ai consumatori». La tassa è stata difesa ieri dall’editore e finanziere Carlo De Benedetti sull’Huffington Post: «Si tratta semplicemente di far versare le tasse a chi opera in Italia (Google, Apple, Facebook ecc) – ha scritto – Un atto di giustizia fiscale che nulla ha a che vedere con il ritardo digitale». De Benedetti sostiene che, una volta passata in Italia, questa legge costituirebbe un «esempio per molti paesi europei».La «Web tax» prevede l’obbligo di possedere una partita IVA italiana per tutte le società che acquistano e vendono pubblicità e servizi come quelli legati al commercio elettronico. A favore di questo provvedimento si è espresso l’Anica, che raggruppa le aziende italiane dell’audiovisivo. Dello stesso parere è la Siae, «uno strumento di equità». Il presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia (Pd) ha bollato tutti i critici come «subalterni ai colossi di Internet». Nel frattempo in rete sono partite raccolte firme contro il provvedimento. Nella legge di stabilità c’è la novita di un fondo riservato al taglio del cuneo fiscale sul costo del lavoro. Il governo intende alimentarlo attraverso la spending review alla quale sta lavorando l’ex dirigente dell’Fmi Carlo Cottarelli e con i proventi della lotta all’evasione fiscale. L’emendamento sembra recepire le indicazioni di Cgil, Cisl e Uil. Per i sindacati serve uno «shock» per risollevare l’economia. «Abbiamo fatto un miracolo per ridurre il cuneo fiscale e mettere risorse importanti per i lavoratori e mettere in moto risorse per le infrastrutture» ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.

Si parla di un fondo da 11,6 miliardi di euro. Per quanto riguarda gli esodati, come già più volte annunciato dal Vice ministro all’Economia Stefano Fassina, il governo ha trovato 950 milioni di euro fino al 2020 per salvaguardare altri 17 mila esodati. In precedenza erano solo 6 mila persone. Sono previste novità sui fondi di solidarietà bilaterali istituiti con la riforma Fornero del lavoro. Abrogato il termine del 31 ottobre 2013 per stipulare l’accordo quadro tra le parti sociali. Questi fondi potranno intervenire a sostegno dell’Aspi e delle prestazioni in caso di perdita del lavoro. L’epopea fiscale dell’Imu, croce del governo in questo inizio di legislatura, conosce un nuovo capitolo. Si prevede infatti lo slittamento dal 16 gennaio 2014 al 24 gennaio della «mini rata» Imu. Una misura che si è resa necessaria per permettere ai Caf di riconteggiare tutte le aliquote. Si è pensato anche di differire al 24 gennaio il versamento della maggiorazione della Tares, nel caso non sia stato pagato entro ieri.

Dal 2014 l’imposta di bollo sugli strumenti finanziari sale allo 0,20% (dallo 0,15% del 2013) e viene abolita l’imposta fissa di 34,20 euro. Per le imprese l’imposta massima dovuta sale a 10 mila euro (da 4.500 per il 2013). L’emendamento è stato presentato da Marco Causi (Pd). «La soglia minima era esosa per i piccoli risparmiatori che vedevano così i loro investimenti erosi da un’imposta regressiva. Speriamo che l’aula approvi» ha detto il presidente di Banca Etica Ugo Biggeri.Sugli stadi sono previsti 45 milioni di euro nel prossimo triennio per il credito agevolato. A condizione di «escludere la realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale». Questi fondi devono essere usati per recuperare gli impianti esistenti o quelli localizzati in aree edificate. Ci sono 30 milioni di euro per il «bonus bebè», 126 milioni per i lavoratori socialmente utili, in particolare quelli di Napoli e Palermo. Il governo coprirà infine il buco nel bilancio Inps causato dall’incorporazione dell’Inpdap pari a circa 25 miliardi di euro.

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