Internazionale

«Via il mediatore Leon o salta tutto»

Libia Al parlamento di Tobruk slitta ancora una volta il voto sulla proposta dell'Onu. E il governo di Tripoli attacca Ban Ki-moon

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 4 novembre 2015

Terzo nulla di fatto al parlamento di Tobruk sulla proposta di accordo mediato dall’inviato dell’Onu, Bernardino Leon. I parlamentari chiedono più tempo per valutare i nomi proposti per il governo di unità nazionale. Così il voto, previsto per ieri, slitta alla prossima settimana.

Intanto i deputati rivali del Congresso nazionale di Tripoli (Gnc) stigmatizzano il sostegno del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon a Leon, la cui «insistenza nel continuare la mediazione nonostante sia scaduto il suo mandato e l’incarico sia stato affidato al suo successore Martin Kobler, potrebbe far crollare – avverte Tripoli – l’intero processo di dialogo».

Sempre ieri uomini armati della Brigata rivoluzionaria di Tripoli avrebbero rapito il ministro della Pianificazione del governo tripolino (non riconosciuto dalla comunità internazionale), Mohammed al-Gaddar, già accusato di corruzione e intimidazioni dagli uomini guidati da Haithan Tajouri. Scontri a fuoco si sarebbero verificati poco dopo tra la Brigata rivoluzionaria e la Brigata al-Mahjub di Misurata intorno all’ufficio del premier Khalifa al-Ghweil.

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