Haifa Ghemal è un nome che molti ricorderanno, anche se ormai ogni nome di migrante riporta a storie mirabolanti che ognuno di loro potrebbe raccontare sulla propria vita. E sulla propria pelle, è davvero così, nel caso della donna siriana che dal proprio paese è arrivata fino a Stoccolma, assieme alla sua nipotina, lungo quella che siamo soliti chiamare «la rotta dei Balcani», e che anche per lei si è tramutata in una vera e letterale via crucis di cinquemila chilometri, superando prove disumane e difficoltà di portata davvero cosmica. Occident express (produzione teatro dell’Umbria, in tournée) è il testo...