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«Vi apprezzo», Mattarella scrive alla vicepreside di Pioltello

«Vi apprezzo», Mattarella scrive alla vicepreside di PioltelloL’ingresso della scuola Iqbal Masih di Pioltello – Ansa

Scuola Il presidente della Repubblica prende posizione sulla vicenda dell’istituto del milanese che aveva deciso di chiudere per la fine del Ramadan

Pubblicato 7 mesi faEdizione del 27 marzo 2024

«Apprezzo il lavoro che il corpo docente e gli organi di istituto svolgono nell’adempimento di un compito prezioso e particolarmente impegnativo». Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha preso posizione sulla vicenda della scuola di Pioltello, che aveva deciso di chiudere per la fine del Ramadan, cavalcata poi dalla Lega in chiave anti islamica, contando sulla solerzia del ministro dell’Istruzione. Valditara aveva infatti inviato subito gli ispettori, nonostante l’istituto onnicomprensivo avesse agito nell’ambito dell’autonomia scolastica.

Mattarella ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro della scuola rispondendo a una lettera della vicepreside dell’Iqbal Masih, Maria Rendani, nominata cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica due anni fa, nella quale chiedeva al Presidente di visitare la sua scuola per «scrivere la parola fine in questa triste storia». Le risposta del capo dello Stato è stata letta durante il consiglio d’istituto che lunedì scorso ha confermato la chiusura per il 10 aprile.

«Chiediamo di rispettare la nostra scelta – hanno commentato i docenti della scuola – e di poter tornare a vivere con tranquillità». Durante l’ispezione del 18 marzo sarebbero state trovate delle irregolarità nella delibera sul calendario scolastico oltre «l’assenza di espresse motivazioni di carattere didattico nella delibera del Consiglio di Istituto per i giorni di sospensione».

Sulla prima contestazione l’istituto ha rimediato rinunciando a due giorni di vacanza, 29 marzo e 30 aprile proprio per confermare la chiusura per l’Eid al Fitr. «Una decisione nata spontaneamente al nostro interno, sulla base di motivazioni che riteniamo coerenti con il diritto all’educazione e all’istruzione, con la Costituzione Italiana e che origina dalla considerazione operata dal Collegio Docenti» hanno ribadito i professori, annunciando che il 21 maggio per la Giornata mondiale della Diversità Culturale la scuola organizzerà un dialogo «sui temi dell’inclusione, dell’interazione tra culture e del confronto tra religioni».

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