Visioni

Vespertina, corpo sangue e terra

Vespertina, corpo sangue e terrala copertina di «Glossolalia» di Vespertina

Note sparse «Glossolalia» è il titolo del primo album da solista della cantante perugina, che con i suoi arpeggi e il suo folk oscuro ci ricorda un passaggio d'autunno al crepuscolo

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 29 novembre 2017

Con delicatezza Vespertina ci introduce al suo mondo, che ricorda un paesaggio d’autunno al crepuscolo, un attimo prima che le tenebre ci avvolgano. Come fosse un menestrello solitario e malinconico, ci accompagna con il suo folk oscuro, e ci culla, esplorando la lingua, sciogliendo le parole in suoni incomprensibili e umorali, glossolalie appunto. Con un look da madonna dark, la cantante perugina Lucrezia Peppicelli arriva dunque al primo disco da solista. Dopo gli anni da frontwoman con la band (devotissima ai suoni degli anni ‘90) Vivienne The Witch. Abile chitarrista (ha suonato di spalla a Kaki King e la sua acustica ricorda ad esempio alcune trame dei Marta sui tubi), con i suoi arpeggi costruisce atmosfere da sogno mistico, evoca spettri, mescola dolcezza e sensualità. I suoi brani eterei non perdono però mai il contatto con il corpo, il sangue, la terra. Sono preghiere carnali, canzoni d’amore in cui è sempre ben presente anche la morte. Al mixer c’è Lorenzo Stecconi (Lento, Zu), che con la pulizia dei suoni restituisce al meglio il mood chiaroscurale del disco.

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