Vertice in procura sulle spese del sindaco, per ora nessun indagato
Nel bailamme di ieri su Roma, prima della notizia delle dimissioni di Marino, la procura capitolina ha tenuto nel pomeriggio un vertice di un’ora a piazzale Clodio tra Giuseppe Pignatone, […]
Nel bailamme di ieri su Roma, prima della notizia delle dimissioni di Marino, la procura capitolina ha tenuto nel pomeriggio un vertice di un’ora a piazzale Clodio tra Giuseppe Pignatone, […]
Nel bailamme di ieri su Roma, prima della notizia delle dimissioni di Marino, la procura capitolina ha tenuto nel pomeriggio un vertice di un’ora a piazzale Clodio tra Giuseppe Pignatone, il procuratore aggiunto Francesco Caporale e il pm Roberto Felici, titolare delle indagini avviate dopo l’esposto del Movimento 5 Stelle sulle note spese del sindaco.
Il fascicolo resta a carico di ignoti e senza ipotesi di reato.
Nei prossimi giorni, i pm affideranno la delega alla Guardia di finanza per acquisire documenti relativi alle spese effettuate dal primo cittadino con la carta di credito del Comune. Non è escluso che la procura possa acquisire anche documentazione presso la banca che ha emesso la stessa carta di credito.
Marino rischia di essere indagato per peculato.
Per ora tutto tace: gli inquirenti attendono gli sviluppi politici della vicenda non volendo «entrare a gamba tesa» nella dinamica politica con mosse affrettate. In ogni caso, l’annunciata restituzione di 20mila euro e della carta di credito comunale da parte di Marino non avrebbe effetti sulle indagini né sull’eventuale reato di peculato.
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