La stima è catastrofica: 70-80 mila posti nei call center rischiano di andare in fumo «nel giro di qualche mese». Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom lo hanno spiegato chiaramente in commissione Lavoro al Senato, dove sono stati ascoltati informalmente sul caso Almaviva. Il sistema delle “cuffiette” è in ginocchio, le clausole di salvaguardia fanno acqua da tutte le parti, le delocalizzazioni non si fermano e le aziende preferiscono abbattere i costi licenziando per poi assumere con il job act. La vertenza Almaviva rischia di diventare l’emblema del fallimento delle politiche del governo. Confermando la chiusura delle sedi di Roma e Napoli...