«Ho un feticcio, un piccolo segreto / e quale luogo migliore per dirlo / se non qui, che non lo dico: / mi piace abusare della parola morte». Si apre così una delle poesie che compongono l’ultima silloge poetica di Alma Spina dal titolo Corpi abitati (peQuod, pp. 57, euro 14). La sezione di cui fanno parte i versi è «Esuvie» e con una certa quantità di spoglie abbiamo in effetti a che fare, principiando la lettura. La muta di alcuni animali, cui il termine esuvie rimanda, è qui membrana anche vegetale, così del resto umano ulteriore a indicare una...