La scelta di candidare agli Oscar per l’Italia nella doppia categoria – documentario e miglior film di lingua straniera – Fuocommare di Gianfranco Rosi ha acceso discussioni e polemiche. A parte lo «scivolone» di Paolo Sorrentino che pur essendo parte della commissione ha definito la decisione «masochistica» per il cinema italiano tutto, il gioco dei «favorevoli» e «contrari» è diventato quasi virale e non soltanto in rete. Al di là delle valutazioni sul film, ciò che l’intera questione ha messo in luce con una certa chiarezza, è che i limiti posti dalle categorie di «genere» – peraltro le stesse dell’Academy...