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Vecchie certezze e nuovi classici: è il rock degli Ac/Dc

Vecchie certezze e nuovi classici: è il rock degli Ac/DcAc/Dc – foto di Josh Cheuse

Note sparse Il 13 novembre ritorna la band con «Power Up». La formula magica resta quella

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 11 novembre 2020

«Mio fratello Malcolm diceva sempre, da bambino scopri cosa ti rende felice e, se tutto va bene, puoi seguire la tua passione per tutta la vita» ed è quello che i fratelli Young, assieme alla ciurma che ha salpato i mari del rock’n’roll con il nome Ac/Dc, hanno fatto. Il 13 novembre uscirà un nuovo disco Power Up (SonyMusic). La formula magica della band resta quella, e disco dopo disco la chimica non è cambiata, nonostante il tempo e la vita abbiano obbligato a cambi di formazione.

LA PIÙ DOLOROSA certamente è la dipartita di Malcolm sostituito, a causa di demenza senile, nel 2014 e poi morto nel 2017. Alcune delle idee da cui sono partiti per realizzare Power Up arrivano dal lavoro dei fratelli Young nel 2008 e dalla preparazione di Black Ice. Ripreso in mano quel materiale gli Ac/Dc hanno richiamato il produttore Brendan O’Brien, con il quale si erano trovati fianco a fianco proprio nella realizzazione di Black Ice e poi di Rock or Bust (2014). Angus, fratello minore di Malcolm e unico Ac/Dc in attività continuativa dal 1973, ha poi convocato, un paio di anni fa, il cantante Brian Johnson, che negli ultimi anni si è curato da un grave problema all’udito, Steve Young, nipote di Angus e Malcolm confermato alla chitarra ritmica, il batterista Phill Rudd e lo storico bassista Cliff Williams. Rimessa in piedi la banda, l’appuntamento è stato in studio per registrare il diciassettesimo disco della band.
Power Up è in tutto e per tutto un album degli Ac/Dc, e lo si riconosce al primo ascolto. Non tradisce l’ascoltatore fedele e saprà piacere a chi non conosce il quintetto australiano. E’ in sintonia con quanto scritto da Stiff Upper Lip (2000) in poi: i ritmi serrati degli anni ’70 e ’80, quelli che hanno inserito la band nel recinto dell’hard rock, sono in secondo piano rispetto alle dinamiche ritmiche dell’hard blues, vero marchio di fabbrica dei fratelli Young e della band.

IL DISCO uscirà in diversi formati: digitale, cd standard, deluxe limited edition e cinque versioni di vinile (nero, giallo, rosso trasparente e opaco, picture disc). La sua pubblicazione è stata anticipata da interviste, tweet, un nuovo sito dedicato e dal singolo Shot in the Dark. Come nelle due precedenti produzioni targate O’Brien il disco suona compatto e tondo, e la traccia numero sette, Demon Fire, rischia di diventare un classico, anche live, degli Ac/Dc.

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