VaZapp, l’hub rurale che crea nuovi contadini
Agricoltura Puglia, il successo dell'iniziativa di 26 giovani per rilanciare il lavoro agricolo. Il suo punto di forza è "Contadinner", cene sociali per scambi di esperienze
Agricoltura Puglia, il successo dell'iniziativa di 26 giovani per rilanciare il lavoro agricolo. Il suo punto di forza è "Contadinner", cene sociali per scambi di esperienze
L’espressione dialettale “Và zapp”, in provincia di Foggia si usa con tono sprezzante verso chi dice fandonie e lo si invita ad andare a zappare. Ribaltando quel significato, è nata in Capitanata “Vazapp”, un hub rurale ad opera di ventisei giovani, che ha l’obiettivo di ridare dignità e speranza al lavoro agricolo, per evitare che i giovani abbandonino la propria terra, anzi che vi rimangano per dare il meglio delle loro energie e coltivarla. Vazapp rappresenta un luogo di incontro e di scambio di esperienze dal basso per favorire la collaborazione e la cooperazione tra agricoltori, un’esperienza nata nel 2013 dall’idea di un prete salesiano, don Michele De Paolis, fondatore a Foggia del Villaggio Emmaus, comunità di tossicodipendenti, e di altre realtà rivolte al disagio e all’emarginazione – anche in America Latina – scomparso nell’ottobre del 2014 all’età di 93 anni.
L’obiettivo di Vazapp è di dare fiducia agli agricoltori, vincendo innanzitutto la diffidenza che vi è tra loro, per questo vi sono giovani professionisti che collaborano con gli agricoltori, facendo di Vazapp uno dei modelli emergenti e innovativi del settore agroalimentare del Sud. Il punto forte di Vazapp sono le Contadinner, cene che sono state organizzate a turno nelle masserie foggiane per favorire la conoscenza e soprattutto vincere la diffidenza profonda che vige tra contadini, spesso confinanti, come ci spiega Mariarosaria Lombardi, che abbiamo incontrato a Monte S.Angelo in occasione di Festambiente Sud, promosso da Legambiente, tra le fondatrici di Vazapp e autrice del libro “L’innovazione sociale nel settore agricolo del Mezzogiorno” ( Franco Angeli) da poco in libreria: “La Contadinner rappresenta lo strumento innovativo ideato dall’hub rurale, per creare relazioni sociali necessarie al cambiamento del volto dell’agricoltura e alla costituzione di una vera e propria comunità rurale. Il percorso pianificato per la provincia di Foggia ha previsto venti cene, ciascuna con venti giovani agricoltori, in venti sedi diverse, applicando la formula 20, 20, 20, per un totale di 400 giovani agricoltori coinvolti. Dal 17 febbraio del 2016 al 14 luglio 2017 sono state portate a termine con l’utilizzo di risorse interne quattordici cene con un ascolto di 300 agricoltori. A queste vanno aggiunte quattro edizioni speciali e due Galà dei contadini”.
Come si svolgono le Contadinner? Venti agricoltori a ogni cena vengono divisi casualmente a coppie e si raccontano le problematiche e le difficoltà che hanno nella produzione agricola, al di là della lamentela perenne sul raccolto, al termine ognuno presenta l’altro ai venti contadini. Ogni cena è aperta ad altri trenta contadini interessati per curiosità oppure come occasione per entrare in contatto con altri agricoltori, al termine di ogni cena i partecipanti più attivi e i curiosi sono liberi di stringere relazioni di amicizia e partnerschip lavorative. Durante le Contadinner, i partecipanti compilano un questionario messo a punto dall’Università di Foggia in collaborazione con Vazapp per mappare le aziende agricole e monitorare i contadini partecipanti e le loro attività agricole, seguire le evoluzioni della rete di relazioni, misurare i suoi impatti per realizzare dei Big Data in agricoltura. Il percorso delle Contadinner si concluderà entro luglio del 2018 con la mappatura complessiva di circa 500 aziende agricole alle quali Vazapp fornisce supporti e consulenze.
I risultati delle Contadinner nel territorio della Capitanata hanno portato alla nascita di due cooperative tra contadini, la prima è “Za fo” nata nel luglio del 2016, è costituita da dodici giovani agricoltori che producono zafferano, tra le poche cooperative di questo prodotto presenti su tutto il territorio nazionale. Nello stesso periodo è nata anche una seconda cooperativa sociale “Terra Terra” allo scopo di offrire servizi per l’agricoltura e che comprende buona parte di coloro che hanno fondato Vazapp. I giovani di Vazapp sono stati invitati il 30 settembre del 2017 a Reggio Emilia, in occasione del Agripride, meeting promosso dal comune reggiano interamente dedicato ai temi dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente. Alle contadinner, organizzate in sei cerchi di balle di paglia, hanno partecipato 120 contadini emiliani e cinquanta contadini uditori, stessa formula proposta da Vazapp a Bergamo il 17 ottobre del 2017 ad Agrigeneration, in occasione del G7 agricoltura.
I giovani di Vazapp, sollecitati da altre realtà agricole pugliesi, stanno rivedendo le contadinner testate nella provincia di Foggia, sulla base dell’esperienza accumulata in questi anni, per adattarle alle nuove e diverse realtà della Puglia: “In questi anni è emerso che c’è un reale bisogno di ascolto da parte degli agricoltori, di capire quali sono i loro bisogni effettivi e di creare comunità dal basso. L’esperienza di Vazapp a Foggia potrebbe diventare un progetto nazionale, far diventare le Contadinner strumento di ascolto, di creazione di comunità, di elaborazione dati e di sviluppo di idee su tutto il territorio nazionale” – conclude con una punta di speranza Mariarosaria Lombardi.
Le diffidenze tra contadini in provincia di Foggia, come altrove, restano e sono profonde, ma l’esperienza di Vazapp ci dice che è possibile far incontrare gli agricoltori, non solo durante le fiere per acquistare nuove macchine agricole prodotte dall’industria meccanica, ma anche per parlare, confrontarsi, alimentare la fiducia reciproca, unire le forze per mettersi insieme, dar vita a nuove cooperative per dare speranza a chi la terra non vuole abbandonarla, ma coltivarla perché diventi ricchezza del territorio, benessere individuale e collettivo. Perché le ferite profonde lasciate dal degrado sociale ed economico, e dalla povertà diffusa degli ultimi decenni in terra di Capitanata, da Foggia alla Cerignola di Di Vittorio, dallo sfruttamento selvaggio dei migranti nella raccolta dei pomodori, oggi concentrati a Borgo Mezzanone centro multietnico a pochi chilometri da Foggia, possano rimarginarsi attraverso la moltiplicazione, sul territorio pugliese e nazionale di realtà come Vazapp.
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