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Variante Delta: in 8 regioni incidenza sopra il 50 per cento

Variante Delta: in 8 regioni incidenza sopra il 50 per centoRoma – LaPresse

Pandemia Europeo di calcio, fino all’8 luglio ci sono stati 2.535 casi Covid direttamente riconducibili alle partite, 1.991 solo in Scozia

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 13 luglio 2021

Lavori alla Camera sospesi per due ore ieri, il deputato leghista Tullio Pattasini è risultato positivo al Covid e, con lui, sono finiti in quarantena altri due parlamentari. Pattasini aveva fatto la prima dose di vaccino, avrebbe dovuto fare la seconda sabato prossimo. Sono gli effetti della variante Delta. «La pandemia è ancora in corso – il commento del ministro della Salute, Roberto Speranza -. Le varianti sono una nuova insidia ma siamo in una fase diversa grazie ai vaccini. Ci aspettavamo una risalita dei casi, che è in corso, ma con numeri molto più bassi di quelli che abbiamo conosciuto in passato». E su eventuali restrizioni: «Ci affideremo alla nostra squadra di tecnici e scienziati. Vediamo come le cose vanno avanti».

L’INCIDENZA delle infezioni è aumentata in 19 regioni, in 8 l’incremento settimanale è stato di oltre il 50%: è la mappa stilata da CovidTrends. Secondo i dati aggiornati all’11 luglio, nell’ultima settimana è stato il Molise a registrare l’incremento maggiore con il 257% quindi Sardegna (146%) e Veneto (123%). Seguono Lazio (84%); Liguria (71%); Emilia Romagna, Toscana e Campania (56%). Altre 7 regioni hanno registrato un incremento fra il 20% e il 50%: Bolzano (48%), Lombardia (43%), Calabria (40%), Sicilia (36%), Marche (33%), Umbria (32%), Piemonte (26%). Secondo il fisico Giorgio Sestili, «siamo tornati a una media di mille casi al giorno. Fra due settimane potremo vedere le conseguenze degli assembramenti per gli Europei di calcio». Folla di tifosi anche ieri a Roma per accogliere il pullman della Nazionale, con gli azzurri e il tennista Matteo Berrettini (reduce dalla finale persa a Wimbledon) ricevuti dal presidente Mattarella e poi dal premier Draghi.

DALL’INIZIO DELL’EUROPEO di calcio all’8 luglio ci sono stati 2.535 casi Covid direttamente riconducibili alle partite, 1.991 solo in Scozia e 481 in Finlandia. Sono i dati provvisori del monitoraggio su Euro2020 del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc): «Non sono stati segnalati nuovi casi ma è ancora presto per fare una valutazione definitiva». L’Ecdc ha stimato che, entro agosto, la Delta rappresenterà il 90% di tutte le varianti circolanti in Europa.

I nuovi casi Covid ieri sono stasu 888 (lunedì scorso erano stati 480) su 73.571 test. Il tasso di positività è salito all’1,2%, per la prima volta sopra quota 1% dal 14 giugno. I decessi sono stati 13, per un totale di 127.788 dall’inizio dell’epidemia. Le terapie intensive occupate sono 3 di meno, 158 in totale; i ricoveri ordinari tornano a salire (15 in più), 1.149 in tutto; 39.119 le persone in isolamento domiciliare. La regione con più nuovi casi è stata il Lazio (172) seguita da Sicilia (150), Emilia Romagna (118) e Veneto (76). Ieri pomeriggio si contavano 57.860.027 dosi di vaccino somministrate, il 91% di quanto consegnato. Sono 24.015.200 (il 44,46% della popolazione over 12 anni) le persone che hanno concluso il ciclo. In testa alla classifica di dosi somministrate ieri pomeriggio c’era la Lombardia (10.267.010 sieri effettuati) seguita da Lazio (5.917.650) e Campania (5.658.559).

È L’OMS a dare l’allarme: «Per la quarta settimana consecutiva sono aumentati i casi Covid a livello globale. E dopo 10 settimane di calo, i decessi stanno aumentando di nuovo. La variante Delta è ora presente in più di 104 paesi e presto diventerà il ceppo dominante in tutto il mondo». Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha poi aggiunto: «Nei paesi con bassa copertura vaccinale la situazione è particolarmente grave. Le varianti stanno guidando ondate catastrofiche di Covid con un numero elevato di ricoveri e decessi. Il divario globale nella fornitura di vaccini è estremamente iniquo: alcuni paesi stanno ordinando milioni di dosi di richiamo prima che altri abbiano avuto forniture per operatori sanitari e persone vulnerabili».

DALLA FONDAZIONE GIMBE, il presidente Nino Cartabellotta commenta la situazione in Italia: «Se parliamo di nuovi casi, siamo intorno ai 1.400 al giorno, che è un numero gestibile e non sta determinando alcun impatto a livello ospedaliero. Ma è necessario aumentare il numeri di tamponi e il sequenziamento, accelerare la vaccinazione degli over 60 ancora scoperti. Oggi vediamo numeri che riflettono la situazione di tre settimane fa».

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