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Vandalizzato il Giardino dei Giusti. Lega e FdI alla manifestazione di Milano

Vandalizzato il Giardino dei Giusti. Lega e FdI alla manifestazione di MilanoLa senatrice Liliana Segre – LaPresse

Salvini non incontra Segre: «Giusta la scorta. Vedrò presto la senatrice, ma non le occorrono i miei consigli»

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 10 novembre 2019

I I «Ad appena pochi giorni dall’inaugurazione del Giardino dei Giusti alla presenza della Senatrice Segre quanti cercano di creare un clima di odio nel nostro Paese hanno vandalizzato l’anfiteatro e gli impianti di illuminazione del Giardino del Monte Stella». Gabriele Nissim, il presidente dell’associazione Gardens of the Righteous Worldwide (Gariwo) cui si deve la fondazione nel 2003 di questa area verde di Milano dedicata «alla memoria delle figure esemplari di resistenza morale di ogni parte della Terra», commenta così la notizia del danneggiamento dei monumenti appena restaurati e aperti al pubblico alla presenza della senatrice Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoa e da mercoledì sotto scorta a causa delle ripetute minacce anonime ricevute.

«Il Giardino di Milano – continua Nissim – è un luogo di pace e di dialogo, e per questo chi semina odio vuole ostacolarlo. Gariwo risponderà con il suo lavoro di educazione alla responsabilità nelle scuole e nelle città e con il grande convegno internazionale di GariwoNetwork il prossimo 27 novembre».

Prima di quella data però c’è un altro appuntamento importante: il 10 dicembre a Milano si terrà la manifestazione indetta da Giuseppe Sala e dai sindaci a sostegno di Segre e contro l’antisemitismo. Ma in piazza, a differenza che in Parlamento, non ci saranno divisioni: anche la Lega e FdI hanno annunciato la loro adesione e forse la loro partecipazione. «Figuriamoci, se c’è una manifestazione di solidarietà parteciperemo. Se è aperta a tutti, volentieri», fa sapere Giorgia Meloni che pure ha votato contro la cosiddetta Commissione Segre.

E anche Matteo Salvini si mostra solidale con la senatrice costretta alla scorta: «Purtroppo se ce n’è bisogno…quando il Viminale assegna una scorta lo fa a ragion veduta. Spero che la senatrice la debba usare il meno possibile perché limita la propria libertà. Io ne so qualcosa. A me è appena arrivato un altro proiettile, non piango. In un Paese civile non dovremmo avere paura né io né la Segre». Niente incontro tra i due, però, contrariamente a quanto preannunciato. Il leader leghista ha detto che vedrà Segre «presto». Per dirle cosa? «Io ascolto, è una donna estremamente intelligente. Sono giovane, ho voglia di capire, di imparare e di ascoltare – risponde l’ex ministro – Farà le sue scelte a prescindere da quello che suggerisce Salvini. Ritengo che sia una donna estremamente l’intelligente quindi non ha assolutamente bisogno dei miei consigli».

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