Visioni

Vagabon, quando l’anima si mette a nudo

Vagabon, quando l’anima si mette a nudoVagabon

Note sparse Il debutto per la cantante nata in Camerun ma cresciuta a New York. Un canto cristallino su atmosfere elettroniche

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 23 ottobre 2019

Nata in Camerum ma cresciuta nella Grande Mela, Vagabon è diventata un caso nel circuito indie con l’album d’esordio, otto pezzi solo voce e chitarra. Per il «debutto» in major, cambia decisamente registro. Ancora atmosfere quiete ma calate in un ambiente elettronico – da lei stessa elaborato attraverso un software per Logic Pro – che si sviluppano in dieci brani. Canto cristallino, testi dal forte afflato – Every Woman è ispirato alla poesia di Nayyira Waheed, anche se non tutto funziona e a tratti l’album perde di intensità. Full Moon in Gemini – che apre il disco – è replicata nel finale ma nell’interpretazione di Sadek Massarweh,voce dei tedeschi Monako.

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