Vaccini, primi risultati promettenti ma serve tempo
Medicina Il vaccino sviluppato da Moderna, un’azienda farmaceutica Usa, ha permesso lo sviluppo di anticorpi specifici contro il sars-cov-2, un dato incoraggiante. Ma riguarda solo otto casi, troppo pochi per una valutazione definitiva
Medicina Il vaccino sviluppato da Moderna, un’azienda farmaceutica Usa, ha permesso lo sviluppo di anticorpi specifici contro il sars-cov-2, un dato incoraggiante. Ma riguarda solo otto casi, troppo pochi per una valutazione definitiva
I primi risultati di un test sulle persone di un vaccino contro il coronavirus fornisce qualche risultato incoraggiante. Il vaccino è quello sviluppato da Moderna, un’azienda farmaceutica statunitense, in collaborazione con l’Istituto nazionale statunitense per le allergie e le malattie infettive diretto da Anthony Fauci, il consigliere scientifico di Trump nella risposta al Covid-19.
In un comunicato, l’azienda ha comunicato che i volontari a cui è stato somministrato il vaccino hanno sviluppato gli anticorpi specifici contro il sars-cov-2 in quantità pari o superiori a quella rilevata nelle persone guarite. Il vaccino è composto da una sequenza di Rna. È una molecola che induce le cellule a produrre le stesse proteine della «corona» esterna del virus. In questo modo, il sistema immunitario impara a riconoscerle, sviluppando anticorpi specifici efficaci contro il virus, ma senza ammalarsi.
Il dato è incoraggiante ma riguarda solo otto casi, troppo pochi per una valutazione definitiva. Il test in realtà mirava a valutare la sicurezza del vaccino su 45 volontari, tra i quali sono stati rilevati 4 casi di reazione avversa di minore entità. Le informazioni sugli anticorpi degli altri volontari non sono state pubblicate. Il vaccino è già stato approvato per un trial successivo, mirato a valutarne l’efficacia. E l’amministratore delegato di Moderna prevede di avviare la fase 3 – la valutazione definitiva prima dell’eventuale autorizzazione del vaccino – già nel prossimo luglio.
La presenza di anticorpi è una buona premessa ma da sola non basta a garantire la riuscita del vaccino. Non è ancora chiaro, ad esempio, se gli anticorpi siano davvero responsabili della guarigione nei casi di Covid-19, perché sono stati osservati casi di persone guarite nonostante riportassero una quantità di anticorpi molto ridotta. Gli anticorpi, inoltre, potrebbero rivelarsi troppo specifici, e inefficaci nel caso in cui le proteine esterno del virus mutassero.
Infine, studiando i vaccini contro la Sars, causata da un coronavirus simile a quello del Covid-19, si è osservata la produzione di anticorpi che invece di bloccare l’infezione neutralizzavano le difese immunitarie e facilitano paradossalmente il virus. Le prossime sperimentazioni riveleranno se il vaccino sarà in grado di aggirare tutti questi ostacoli.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento