Domani ricorre il quarantennale della strage forse più singolare della storia italiana. Quarant’anni sono un tempo troppo lungo per essere scandito da un’unica e spaventosa costante: la negazione degli eventi da parte di chi poteva chiarire subito come e perché erano morti 81 nostri concittadini, pochi secondi prima delle 21 nel cielo tra le isole di Ponza e Ustica. Ricostruire l’intera vicenda in poche righe è impossibile. Perciò abbiamo scelto di affrontare quello che, ai fini pratici (colpevoli, condanne, risarcimenti) è ancora un mistero, secondo un punto di vista e due approcci: lo scenario geopolitico in cui tutto succede, sbarrando...