Economia

Unità, è sciopero a oltranza

Unità, è sciopero a oltranza

Da oggi i giornalisti dell’Unità sono in sciopero ad oltranza. Il conflitto che li oppone all’editore Pessina che ha in mano la maggioranza delle azioni del quotidiano del Partito democratico […]

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 16 maggio 2017

Da oggi i giornalisti dell’Unità sono in sciopero ad oltranza. Il conflitto che li oppone all’editore Pessina che ha in mano la maggioranza delle azioni del quotidiano del Partito democratico è arrivato alle stelle quando ai giornalisti è giunta una singolare richiesta: gli stipendi saranno pagati quando questi ultimi avranno convinto i colleghi a ritirare gli atti di pignoramento presentati contro l’azienda per ottenere il pagamento di spettanze e arretrati. Una richiesta che il comitato di redazione ha ritenuto inaccettabile: «Mai lavoratrici e lavoratori erano stati sottoposti ad un ricatto di una tale, devastante portata – sostiene il Cdr – per aver riconosciuto il vostro diritto al salario dovete conculcare i diritti di vostri ex colleghi; diritti sanciti da un tribunale. Non ci piegheremo a questo ricatto». Ad aprile ai giornalisti è arrivato uno stipendio da 88 euro, in qualche caso 93 eur o. Le cifre sono state denunciate ieri dai redattori nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sede della Federazione nazionale della Stampa (Fnsi) a Roma. Il Cdr sostiene di avere sollecitato il versamento dello stipendio vero e proprio. Ma l’azienda avrebbe risposto con tre e-mail senza testo.

L’iniziativa è clamorosa. Mai, fino ad oggi, nel quotidiano «fondato da Antonio Gramsci», era stata adottata una simile forma di lotta. La prospettiva del licenziamento collettivo di 20 persone, preannunciata dall’editore, non lascia tranquillo nessuno in una redazione entrata in conflitto con l’ex direttore Sergio Staino e ora è diretta da Marco Bucciantini. «Ci opporremo in ogni sede e con la massima determinazione ai licenziamenti collettivi ipotizzati dalla proprietà» ha puntualizzato il Cdr. Con Stampa romana e Fnsi, il cdr dell’Unità ha avviato anche un procedimento giudiziario nei confronti dell’azienda per comportamento antisindacale. Da parte dell’amministratore delegato Guido Stefanelli, che nei giorni scorsi ha incontrato Bucciantini, c’è la «consapevolezza che il taglio dei posti di lavoro dovrà costituire l’extrema ratio, ma che al contempo la società deve trovare un sostenibile equilibrio finanziario». Giornalisti e poligrafici hanno ricevuto la solidarietà di Slc-Cgil: «bisogna mettere in campo tutti gli strumenti per rilanciare il giornale» è l’auspicio. «Ripristinare corrette relazioni sindacali e garantire soluzioni condivise evitando di umiliare i lavoratori» ha detto Anna Maria Furlan, segretaria della Cisl.

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