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«Unirsi per difendere e attuare la Costituzione è possibile»»

«Unirsi per difendere e attuare la Costituzione è possibile»»La manifestazione a piazza Santi Apostoli dello scorso 18 giugno – Getty

Veni vidi Vichy Dopo il voto francese i leader dell'opposizione si ritrovano a Bologna alla festa nazionale dell'Anpi. Da Magi ad Acerbo tutti insieme sul palco. Schlein: «Riparare agli errori del passato»

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 2 luglio 2024

È ormai un’abitudine: dopo piazza Santi Apostoli a difesa della Costituzione e la discussione nata dal Forum disuguaglianze contro la «svolta autoritaria», i partiti che si oppongono alla destra si ritrovano sul palco della festa nazionale dell’Anpi di Bologna: ci sono Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Riccardo Magi e Maurizio Acerbo. Aleggia l’idea di un «Fronte costituzionale» più ampio anche del cosiddetto «campo largo», definizione che ormai soltanto a sentirla scatena praticamente in tutti gli esponenti dell’opposizione il riflesso condizionato di riti apotropaici e scaramanzie varie.

Gianfranco Pagliarulo, presidente Anpi, riconosce che il dibattito è un «fuori programma», aggiunto in extremis al palinsesto della festa bolognese dopo la piazza «repubblicana, costituzionale e antifascista» di Roma contro autonomia differenziata e premierato. «Abbiamo un problema di democrazia, e non solo in Italia» esordisce Giuseppe Conte. Che elenca i problemi: premierato, autonomia differenziata e i rischi che si creino monopoli dell’informazione. A proposito di informazione, Angelo Bonelli contesta l’assunzione in Rai dell’ex candidato di CasaPound, considerato vicino al clan Spada di Ostia, Ferdinando Colloca. «Dopo l’inchiesta di Fanpage – prosegue il leader M5S – Mi ha preoccupato per il tasso di tolleranza verso razzismo, antisemitismo e le più bieche mitologie del nazifascismo». Conte avvisa: «L’alternativa non può ridursi ad accordi di desistenza come in Francia, bisogna realizzare il progetto rivoluzionario della Costituzione». «È bene che si facciano accordi per fermare Le Pen – lo avverte Nicola Fratoianni – Quello è già un bel programma politico». L’idea del segretario di Si è che si debba definire «l’alternativa a partire dall’attuazione della Costituzione repubblicana». «La destra non cambia la Costituzione solo nelle riforme – dice ancora – Lo fa anche quando ne attacca la natura sostanziale sull’uguaglianza. Per unirci dobbiamo avere coraggio, umiltà e generosità».

«La difesa della Costituzione è un terreno perfetto per dialogare tra noi, perché bisogna farla vivere – sono le parole di Riccardo Magi – Questo governo rischia di darle il colpo di grazia, per questo abbiamo una responsabilità straordinaria». Il segretario di +Europa chiarisce: «Siamo interessati a costruire il primo polo in questo paese, non il terzo. E bisogna prendere voti anche facendo appello al senso di umanità su questioni considerate scomode come i diritti dei migranti». «Avrei una soluzione per fare l’unità: facciamo scrivere il programma all’Anpi», dice Acerbo. Che sostiene che Meloni e Salvini hanno rifascistizzato il blocco di Berlusconi e ricorda che la Costituzione ripudia la guerra.

Elly Schlein si cala nel ruolo di federatrice e prova «a tessere il filo degli interventi delle compagne e dei compagni» a partire dalla difesa della salute, della scuola e dell’inclusione. E citando esplicitamente le critiche di Acerbo dice: «Siamo qui anche per riparare agli errori e alla mancanza di coraggio».

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