La fortuna critica del dramma Victor o i bambini al potere di Roger Vitrac (pp. 292, euro 18,00), ben curata da Stefano Serri e pubblicata dalle Edizioni Robin/Biblioteca del Vascello, si basa su un equivoco di fondo. È infatti considerato uno degli esiti drammaturgici più compiuti del Surrealismo, nonostante il movimento capitanato da Breton avversasse generi letterari quali il teatro e il romanzo, concepiti come discipline anacronistiche. Vitrac, nato a Pinsac nel 1899 e scomparso a Parigi nel 1952, aderì al Surrealismo fin da subito, tanto da firmare con Éluard e Boiffard la prefazione al numero d’esordio della «Révolution surréaliste»,...