Un’emergenza invisibile nel Covid: la casa
Emergenza Il rapporto Caritas «Casa, bene comune»
Emergenza Il rapporto Caritas «Casa, bene comune»
Quattro milioni di under 40 restano in famiglia perché non possono permettersi di pagare un affitto e avere una casa. Durante il Covid -sostiene il dossier di Caritas Italiana «Casa, bene comune» pubblicato ieri – le persone senza dimora sono state impossibilitate a rispettare l’ordine di stare a casa e si sono dovute arrangiare come possibile, nelle strutture di prima accoglienza o in strada. Anche tra chi una casa ce l’ha, le differenze sono state enormi. Stare reclusi per due mesi in un monolocale sovraffollato non è la stessa cosa che restare in una casa ampia e luminosa». . «In Italia la sofferenza abitativa – commenta il deputato di Leu Stefano Fassina – è strutturale e riguarda oltre un milione di famiglie. Chi vive in affitto, dopo mesi di Cassa integrazione o indennità ancora più modeste come il Fis o i bonus una tantum, non ce la fa più. A fine anno scade la proroga del blocco degli sfratti. Va finanziato il fondo affitti e il fondo morosità incolpevole con almeno 500 milioni di euro». In Italia i senzatetto sono 51mila. Poi c’è chi ha perso un tetto: «ragazzi sbandati, anziani, o padri separati e magari disoccupati che non hanno più le risorse per pagarsi un’abitazione», denuncia la Caritas. La morosità è passata da percentuali irrisorie dei primi anni Ottanta all’attuale 90% del totale delle ragioni delle sentenze di sfratto emesse.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento