Quello di ridar vita a immagini del passato è un demone che ci accompagna da tempo. Dagli orizzonti rielaborativi, legati al riuso delle immagini nei nostri film, alle pratiche curatoriali, con mostre organizzate in musei e gallerie d’arte, sino, ancora, alle tante immersioni spettatoriali vissute negli archivi o alla frequentazione di festival promossi dalle cineteche, il nostro lavoro è affascinato dal found footage. È quello che nelle esperienze d’insegnamento vediamo brillare negli occhi dei nostri studenti, l’idea di un cinema possibile grazie a frammenti che attingono sia da orizzonti sperimentali che da pratiche amatoriali. Un cinema capace di fare emergere...