Cultura

Una tre giorni nel segno della «psiche»

Una tre giorni nel segno della «psiche»Carpi, Piazza Martiri (fotografia di Elisabetta Baracchi)

Festival A settembre tra Modena, Carpi e Sassuolo il Festivalfilosofia, la rassegna culturale che quest'anno affronterà il tema della psicologia umana

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 24 luglio 2024

Torna Festivalfilosofia, la rassegna culturale che andrà in scena il 13, 14 e 15 settembre tra le città di Modena, Carpi e Sassuolo. Il festival di quest’anno intercetta un tema classico e al contempo di stringente attualità, quello della psiche. La scelta della psiche come focus della manifestazione, su cui volti più e meno noti del mondo della cultura si interrogheranno nelle tre giornate di settembre, non nasce tanto da un lungo dibattito del comitato scientifico, quanto, piuttosto, da una «constatazione», come l’ha chiamata Michelina Borsari, già direttrice del festival.

LA PSICHE, in effetti, è stata in questi anni una protagonista del dibattito pubblico – basti pensare a quanto si è parlato dell’importanza del benessere psicologico di giovani e adulti negli anni successivi alla pandemia. La popolarizzazione di un concetto fondamentale della cultura occidentale, così come la sensibilizzazione all’importanza delle pratiche ad esso annesse, ha (finalmente) posto rimedio a uno stigma duraturo e, allo stesso tempo, «attirato l’interesse di investitori e capitali», ha ricordato ancora Borsari nella conferenza stampa di ieri.

L’attenzione verso la psicologia dell’individuo non si concentrerà solo sulle sue manifestazioni nella sfera privata, ma analizzerà anche il ruolo di pulsioni ed emozioni nel teatro pubblico, dove possono rivelarsi delle armi potenti di propaganda. La psiche e le sue meccaniche, quindi, verranno considerate pure come potenziale strumento politico, utile all’orientamento e al controllo dell’opinione pubblica. Allo stesso modo, il festival si interrogherà sulla psicologia umana come prodotto del condizionamento di istituzioni, culture e modi di vita, ponendo l’accento sulle varie «tecniche del sé» messe in atto dal soggetto come atto di resistenza.

Parallelamente, la manifestazione insisterà sul tema della follia come fonte di una creatività non-razionale: è la voce dell’invasato d’epoca classica a cui l’Occidente deve molto – che sia il poeta ispirato dal dio, o l’oracolo con le sue bizzarre previsioni del futuro. Al tema della follia sarà anche accompagnato quello della cura e della terapia, approfittando del centenario della nascita di Franco Basaglia.

L’attenzione di Festivalfilosofia, ovviamente, non si soffermerà solo su quelle manifestazioni della psicologia che fanno parte della cultura e della teorizzazione dell’Occidente, ma amplierà lo sguardo anche a tradizioni e pratiche extra-europee: ecco allora interventi in programma su cultura giapponese, favole persiane, cultura ebraica.
Un programma denso, interdisciplinare e ricco di attività: piazze e cortili accoglieranno 52 lezioni magistrali. Tra gli ospiti attesi, Massimo Recalcati, Stefano Massini, Simona Argentieri, Vittorio Lingiardi, Rahel Jaeggi, Keiko Ichiguchi Tsukumogami, Ingrid Basso, Alain Ehrenberg, e Thomas Fuchs.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento