Visioni

Una storia di formazione dal Marocco all’Italia

Una storia di formazione dal Marocco all’Italia

Cinema Da oggi nelle sale per tre giorni «My Name is Adil» di Adil Azzab, Andrea Pellizzer e Magda Rezene

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 24 ottobre 2017

Nato grazie a un crowdfunfing, My Name is Adil di Adil Azzab, Andrea Pellizzer e Magda Rezene è un film autobiografico che dalle campagne marocchine ci porta a Milano, e poi di nuovo in Marocco: il tragitto «circolare» compiuto dal suo narratore e protagonista Adil Azzab.
Figlio di un’umile famiglia di pastori, Adil sogna fin da piccolo l’Italia – il paese dove il padre e tanti dei suoi conterranei si sono trasferiti. «Quando tornano in Marocco – dice Adil al cugino – hanno dei vestiti che non si vedono nemmeno in città». Nel suo paese natale dopo i tredici anni non gli è più consentito studiare: lo zio lo maltratta e lo obbliga a passare tutto il suo tempo a badare al gregge.

Appena adolescente raggiunge quindi il padre, ma l’Italia non è quella desiderata lungamente: «Mi mancava il luogo che avevo sempre odiato». A Milano però Adil inizia di nuovo a studiare e scopre il suo vero amore: il cinema, la stessa passione della co-regista – nata in Italia da genitori eritrei – Magda Rezene, che Adil conosce ad un Centro di aggregazione giovanile di Milano. Ed è proprio grazie a un corso di fotografia e videomaking dove i due lavorano come accompagnatori che nasce il progetto del film – da oggi in sala anche 25-26 (tutte le info sulle proiezioni su www.unisonacinema.it/mynameisadil/cinema-serale) – realizzato anche insieme al formatore del campus Andrea Pellizzer, anche lui regista di questa personale storia di formazione a cavallo del mar Mediterraneo, che il protagonista e autore torna ad attraversare a distanza di oltre dieci anni proprio per raccontare la sua esperienza.
A sostenere My name is Adil c’è Gabriele Salvatores, coinvolto dai due giovani registi: «Sarebbe la prima volta che un ragazzo che non sa niente di cinema arriva in un altro paese, impara a fare un film e racconta la sua storia».

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