Una stanza d’albergo fatata
Alias

Una stanza d’albergo fatata

Venezia 73 Nella sezione Orizzonti il cortometraggio di Maurizio Braucci Stanza 52, in cui la protagonista dialoga col marito defunto mentre sta facendo le pulizie
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 3 settembre 2016
Venezia ’73, sezione Orizzonti Corti, Maurizio Braucci presenta «Stanza 52», in cui Serena (Vincenza Modica) dialoga col marito defunto mentre fa le pulizie in una stanza d’albergo «fatata». Quella che mette in scena Braucci è una donna di Napoli, nel senso ontologico che tale espressione può assumere, la quale mentre dialoga con l’aldilà, la stanza 52 dell’albergo dove lavora le fa da tramite fatato, spiccia con mani sapienti e leste le faccende. Un sapere delle mani, di antica spettanza femminile, che rimanda senza mediazioni ulteriori alla cultura popolare, quella dei mestieri e del «saper fare». Serena appartiene a una Napoli reale,...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi