La riforma fiscale non sarà la riforma strutturale e organica di cui il presidente Draghi aveva parlato nel suo discorso d’insediamento, ma un compromesso al ribasso. Un atto dovuto per accedere alla seconda tranche dei fondi del Recovery plan. Da questa maggioranza di governo tanto larga quanto eterogenea, non ci si poteva aspettare di più. Alcune questioni spinose e divisive sono state accantonate e rinviate. Non si parla di imposta patrimoniale, di riforma del catasto, di imposte sulle successioni e donazioni. Viene dunque disattesa una delle raccomandazioni della Commissione europea di spostare il peso della pressione fiscale dal lavoro alla...