Una raccolta da manuale dei semi da riprodurre con cura militante
«Di seme in meglio» nasce dall’esigenza della Rete Semi Rurali (Rsr) di dotarsi di un manuale pratico, facilmente consultabile da chi, nel variegato mondo dei seedsavers, i salvatori di semi, […]
«Di seme in meglio» nasce dall’esigenza della Rete Semi Rurali (Rsr) di dotarsi di un manuale pratico, facilmente consultabile da chi, nel variegato mondo dei seedsavers, i salvatori di semi, […]
«Di seme in meglio» nasce dall’esigenza della Rete Semi Rurali (Rsr) di dotarsi di un manuale pratico, facilmente consultabile da chi, nel variegato mondo dei seedsavers, i salvatori di semi, in questi ultimi decenni ha dato vita ad innumerevoli associazioni, gruppi strutturati e coordinamenti contadini spontanei, tutti ugualmente desiderosi di ricostruire il proprio sapere riguardo alla riproduzione delle proprie sementi.
LA «RETE SEMI RURALI» FU VOLUTA dalle più importanti ed autorevoli associazioni, Crocevia, Civiltà Contadina, Consorzio della Quarantina. Tra le più strutturate, rappresenta oggi un insieme vasto del mondo del biologico attento alla ricerca, alla salvaguardia e alla conservazione della biodiversità rurale italiana. E’ in stretto collegamento con le realtà europee ed internazionali. La «Rsr» nei suoi organismi direttivi annovera agronomi e ricercatori da sempre impegnati nello studio e nella promozione sia delle antiche varietà locali che delle buone pratiche agricole necessarie al loro mantenimento. Alice Pasin, da vent’anni socia e dirigente di Civiltà Contadina, è stata la naturale curatrice di questo manuale.
ALLA SUA TERZA AVVENTURA editoriale, con Margherita Lombardi e Jacopo Vezzani per Maggioli Editore ha curato Il buon giardino selvaggio, per Terra Nuova Editrice. Insieme ad altri ha lavorato alla nuova versione del Manuale per salvare i semi dell’orto e la biodiversità. Architetto paesaggista, si è formata, tra gli altri, in Francia, specializzandosi sul Troisieme paysage, il «Terzo paesaggio» con Gilles Clèment; inoltre ha realizzato, con Jacopo Vezzani, giardini in Italia ed all’estero. E stato il suo avvicinamento a Civiltà Contadina che l’ha portata a sviluppare il suo talento più grande: la riproduzione delle sementi.
NELL’ANTICO BORGO DI FRAINO, in Valassina, che ha contribuito a recuperare in bioedilizia, ha recuperato, partendo dal patrimonio della fitta rete di scambi e conoscenze che l’ha vista partecipare agli eventi più importanti in Italia ed all’estero, una notevole quantità di semi ed ha presto appreso la loro riproduzione e conservazione. Lavorando nel suo orto, poco alla volta, ha immaginato e realizzato un piccolo eco villaggio e naturalmente, culla dell’azienda agricola che ha fondato, Il Fagiolo Magico, è stata la sua Casa delle Sementi.
ALICE PASIN È UNA MILITANTE della biodiversità, racconta della sua vocazione parlando dell’aberrazione provata in Olanda, paese europeo che è leader nella produzione sementiera, e del vero e proprio disgusto sentito nel constatare l’uniformità assoluta degli ortaggi nati dalla manipolazione agroindustriale.
I SUOI RICORDI FAMILIARI, l’esperienza legata alla natura condotta nella prima infanzia, la figura della nonna, contadina veneta, i nomi dialettali delle piante, la ricchezza di sapori e la ribellione contro l’omologazione del gusto la hanno condotta naturalmente verso una partecipazione diretta, una presa in carico personale di una parte di biodiversità italiana. Prima che la pandemia spazzasse via eventi e manifestazioni pubbliche, Alice Pasin ha partecipato ad innumerevoli eventi, tenuto corsi presso le istituzioni più prestigiose, di tipo universitario fino agli incontri più informali. Naturalmente ha animato scambi di semi ed è intervenuta costantemente ai più importanti incontri su tutto il territorio nazionale.
«DI SEME IN MEGLIO» è un manuale che la Rete Semi Rurali ha ritenuto, di concerto con Pentagora, di pubblicare. E Alice Pasin è stata la figura alla quale con fiducia assegnare questo lavoro. Per dire: prima che fosse annullata, causa le norme restrittive dovute alla pandemia, alla Biofera di Canzo, una delle prime e più importanti fiere popolari del biologico in Italia, Alice Pasin avrebbe dovuto curare una esposizione di oltre mille varietà di pomodori.
PERSONALMENTE NE HA coltivati e riprodotti almeno ottanta tipi, grazie alla rete dei salvatori di semi. E facilmente si sarebbero trovate e messe insieme le restanti. Questo libro è la base, vi si trovano tutti gli accorgimenti necessari per impedire ibridazioni non volute, c’è anche una breve storia degli ortaggi. Soprattutto, è nato dalla penna e dalle mani nella terra di una capace e battagliera «nuova contadina».
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