Visioni

Una noiosa «lezione» di hard bop

Una noiosa «lezione» di hard bopFranco Baggiani

Note sparse Deludente ritorno del trombettista e compositore Franco Baggiani coinvolto nel progetto Escher Quintet

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 29 giugno 2022

È utile o inutile scrivere di un disco inutile? Se riguarda un musicista importante e innovativo forse è utile. Non si capisce che cosa abbia motivato il trombettista e compositore Franco Baggiani, un radicale curiosissimo, uno sperimentatore gioioso – ricordiamo due sue opere splendide: Mechanical Visions (2017) e Appunti sul ‘900 (2021) -, a farsi coinvolgere in una pubblicazione come quella a nome Escher Quintet intitolata As You Want (Sound Records). Hard bop di una noia mortale. Si legge nelle note che accompagnano il cd che l’Escher Quintet agisce in Toscana per far conoscere il jazz. Ottima cosa. Ma c’è forse bisogno di pubblicare ogni «lezione»? Che arriva dopo quintali se non tonnellate di analogo hard bop di maniera? E se poi la «lezione» non è per niente brillante – mica tutto l’hard bop storico era noioso, anzi! basta ascoltare certi classici rigogliosi della Blue Note – a chi serve?

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