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Una fanatica anti-abortista alla Corte suprema di Trump

Una fanatica anti-abortista alla Corte suprema di TrumpDonald Trump al comizio elettorale in North Carolina – Ap

Usa Amy Coney Barrett verso il posto che fu della giudice femminista Ruth Bader Ginsburg. Adepta del People of Praise, setta evangelica in cui le donne hanno solo ruoli da «serva»

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 27 settembre 2020

I democratici hanno promesso battaglia ma ci sono poche possibilità che riescano a bloccare la nomina di Amy Coney Barrett come sostituta di Ruth Bader Ginsburg, la giudice recentemente scomparsa.

Non si potrebbero immaginare due personalità più antitetiche. Tanto RBG era progressista, femminista e liberal, tanto Barrett è reazionaria, oscurantista e con una carriera giudiziaria schierata su posizioni molto conservatrici su tutte le questioni chiave, dalle armi, alla pena di morte, all’aborto.

Trump ha sempre stimato Barrett tanto da averla promossa, tre anni fa, alla Corte d’Appello, nel settimo distretto con sede a Chicago, dove è intervenuta su un centinaio di casi; prima di allora insegnava nell’università dove si era laureata, la Notre Dame, a South Bend, Indiana, istituzione con forti radici cattoliche.

Il cattolicesimo di Barrett è proverbiale per le sfumature di fanatismo. Nel 2006, durante il discorso inaugurale dell’anno accademico, aveva chiesto agli studenti di «ricordare che la vostra professione legale è un mezzo verso un fine, e quel fine è costruire il regno di Dio».

L’università frequentata da Barrett nella duplice veste di studente e di insegnante, è nota per essere la culla di una piccola organizzazione religiosa, People of Praise, che viene descritta come una setta. Fondata nel 1971, dopo le aperture del Concilio Vaticano II, accoglie per lo più cattolici, ma anche altre denominazioni cristiane. Interviste con studiosi di gruppi cristiani carismatici e con ex membri del gruppo, rivelano un’organizzazione che sembra dominare la vita quotidiana dei suoi membri, in cui i cosiddetti «capi», o consiglieri spirituali, decidono della vita degli adepti.

Le donne sposate, come Barrett, si rapportano ai mariti come alle loro «teste» e tutti i membri sono tenuti a donare il 5% del loro reddito all’organizzazione.

Negli anni People of Praise si è evoluta in favore della difesa dei valori tradizionali, come baluardo dello status quo sociale, ritagliandosi uno spazio vicino alle correnti evangeliche americane più integraliste.

Rispetto alle correnti evangeliche il gruppo di cui fa parte Barrett è più inquietantemente pittoresco: si parla di profezie, di cure divine, gli adepti per comunicare utilizzano lingue segrete. Ex appartenenti al gruppo raccontano di ferree divisioni dei ruoli, quelli femminili sono chiamati handmaid, «serva», mentre la guida è affidata a un consiglio di amministrazione di soli uomini descritto come la «massima autorità».

Alcuni attivisti, sia conservatori che progressisti, hanno affermato che qualsiasi discussione sulla fede di Barrett sarebbe inappropriata, nel contesto di una conferma del Senato per valutare le sue qualifiche giudiziarie, e rifletterebbe solo un pregiudizio anticattolico. Altri gruppi cattolici invece hanno affermato che è giusto mettere sotto esame People of Praise, in quanto il gruppo è molto al di fuori del cattolicesimo tradizionale.

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