Una entomologa  tra simboli familiari e processo culturale
Leah Garaas, «Emulating Table Settings Series», 2011
Alias Domenica

Una entomologa tra simboli familiari e processo culturale

«Sanctuary Line», penultimo romanzo di Jane Urquhart, da Nutrimenti L’Ontario e le estati felici dell’infanzia sul lago Erie, le farfalle monarca, i braccianti messicani, la migrazione. La scrittrice canadese arricchisce di rimandi testuali il genere «saga postcoloniale»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 aprile 2016
Introdotta in Italia da La Tartaruga negli anni novanta con il lodatissimo Altrove (1993, 1998) e il fortunato romanzo di esordio Niagara (1986, 2000), la canadese Jane Urquhart ha coinvolto con discontinuità la nostra editoria, pur assicurandosi nel corso del tempo un buon carnet di opere tradotte. È dunque con spirito di riscoperta che l’editore Nutrimenti punta adesso sul suo settimo e penultimo romanzo, Sanctuary Line (2010, traduzione di Nicola Manuppelli, pp. 238, euro 17,00), per un rilancio di questa scrittrice di ceppo irlandese, considerata l’esponente più giovane di una generazione solida che include Margaret Atwood, Mavis Gallant e Alice...
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