Una dance hall notturna per Ali Farka Touré

Rientro invero gradito del bluesman afroamericano. Dopo la ottima esibizione solista del precedente Insurrection Blues in questa circostanza torna a farsi accompagnare dalla sua band per buona parte della seduta di registrazione.

Condivide l’avventura con musicisti di valore capitanati dal pianista e organista Chris «Peanut” Whitley, qui presente anche in veste di co-produttore.

Il disco include le avventure musicali in blues declinate da Harris in chiave reggae e afro con le quali si è affermato nel corso del tempo. Jahtigui(for Ali Farka Touré) è un meraviglioso omaggio in puro Mali style al grande musicista scomparso nel 2006, oltre che il titolo di una biografia a lui dedicata scritta proprio da Harris.

Il quintetto fila che è un piacere anche in Jim Crow Joe dove le liriche mettono sferzano l’establishment statunitense, altrettanto accade in Red Man dove al centro delle attenzioni sono le vicende degli indiani Sioux di Standing Rock tra North e South Dakota.

Il leader è in uno stato di forma egregio, come confermano sia i ritmi in levare di Fafo perfetti per una dancehall notturna, che i riusciti episodi acustici in solitaria Money Hungry e Blues Come To Texas.