I discorsi sullo stato dell’Unione, di qualsiasi Unione, sono solitamente improntati alla difficoltà delle sfide che si intendono affrontare e all’ottimistica valutazione della certezza di venirne a capo. Non fa eccezione a queste caratteristiche il discorso, pur apprezzabile e non scontato, tenuto ieri di fronte al Parlamento europeo dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Più decisa e politica che in passato l’enfasi posta sulla dimensione comune, complice la natura intrinsecamente “sconfinata” dei grandi temi posti in agenda, in primo luogo quello della salute del pianeta e dei suoi abitanti. Il nuovo contesto creato dall’esplosione della pandemia e la...