«’Sua cugina non sente i sapori…’», ’sua cugina è stata costretta a rapporti orali’, ’sua cugina non mangia…’ E pensai a Lafanu. Anche lei dopo quella notte non sentiva i sapori. Probabilmente aveva subito lo stesso strazio di Binti». La linea del colore, ultimo romanzo di Igiaba Scego (Bompiani, pp. 384, euro 19), trova in queste frasi una sua sintesi possibile: la vita di due ragazze, entrambe somale, vittime non solo della propria provenienza geografica, ma anche del loro essere donne. Binti vive nella Mogadiscio dei giorni nostri, Lafanu Brown è una pittrice nera della metà dell’800. Entrambe sognano l’Europa:...