«Guardare un quadro di Baruchello mi dà un piacere, una eccitazione che non è puramente, forse non in primo luogo visiva». Così lo scrittore Giorgio Manganelli scrive quando si trova di fronte alle opere d’arte dell’amico Gianfranco Baruchello. La storia che lega Manganelli, scrittore, critico e traduttore, all’arte, agli artisti e alle immagini è lunga e quanto mai proficua. Nel suo universo costruito sulla contraddizione, le parole e le immagini sono come le caselle bianche e nere su una damiera, differenti nell’apparire si completano nella conoscenza di un unico gioco. E di questo marriage oltre la vita, oltre la morte,...