«Si sono fatti grandi e faticosi viaggi per studiare i luoghi della scena dell’Iliade di Omero. A Roma io mi vedevo a cinque-sei leghe da Laurento, da Lavinio, da Ardea, dal campo dei Troiani, e avrei potuto in un paio di giorni percorrere la scena dei sei ultimi libri dell’Eneide…». Con queste esatte parole lo svizzero Karl Viktor von Bonstetten sfidava i lettori a una inedita avventura topografica, inaugurando all’inizio del diciannovesimo secolo un capitolo particolare, archeologico e virgilianista, del Grand Tour. Ma anzitutto chi era Bonstetten? Scrittore e studioso, pensatore, filosofo e umanista liberale, governatore distrettuale, membro corrispondente di...