«Senza diritti siamo solo schiavi». «Per uccidere un operaio basta togliergli il lavoro». Sono solo due dei tanti cartelli portati ieri dai metalmeccanici Fiom in corteo da piazza Esedra a Montecitorio, il cuore della politica: alla presidente della Camera, Laura Boldrini, il segretario generale Maurizio Landini, che da tempo batte sul rapporto fabbrica-Costituzione, ha chiesto garanzie e ascolto per gli «ultimi» (o quasi) della complessa catena economica del nostro Paese. Ultimi, perché Sergio Marchionne, l’amministratore delegato della Fiat, li fa sentire così, con il suo pervicace escluderli dalla produzione e dai diritti sindacali. Sull’incontro l’ad ha anche avuto da ridire:...