La proposta il ministro dei beni culturali Dario Franceschini l’ha anticipata a mezzo stampa con un’intervista al quotidiano La Repubblica. Il tema in questione è il conflitto attorno al Salone del libro, sfociato nella clamorosa rottura di inizio estate con la dichiarata intenzione dell’«Associazione italiana degli editori» di organizzare l’evento a Milano, alternativo a quello di Torino. A tal proposito è stata costituita una società – «La fabbrica del libro» – preposta all’organizzazione dell’iniziativa milanese e alla raccolta dei soldi necessari. Posizione che ha visto alcuni editori uscire dall’Aie – e/o, nottetempo, Iperborea, Minumun fax, Nutrimenti e Sur per esempio...