Un riff e via, il rock blues sanguigno dei Tres
Incontri Il nuovo album «Queen of the Water» dell’originale combo livornese
Incontri Il nuovo album «Queen of the Water» dell’originale combo livornese
Sembra una vecchia storia rock anni settanta quella dei Tres, combo strumentale proveniente da Livorno. I fratelli Roberto e Simone Luti, rispettivamente a chitarra e basso, formano con il batterista Rolando Cappanera una delle realtà musicali più interessanti della fertile scena musicale labronica. La formazione, che sta portando in tour in queste settimane il nuovo lavoro da studio Queen of the Water, è in giro in realtà da oltre un quarto di secolo, complici i primi giri in sala prove in età adolescenziale nel lontano 1989, come racconta il chitarrista: «Decidemmo di chiamarci First Experience, in quanto per ognuno di noi fu la prima band. Che mettemmo assieme grazie a Johnny Salani, storico cantante rock blues della città ed amico dei nostri genitori, il quale li avvisò che i figli avevano una grande smania di suonare. Qualche anno dopo il gruppo si separò per diverse ragioni ed ognuno continuò lungo la sua strada con progetti diversi».
I tre ragazzi prima di proseguire singolarmente nei loro percorsi si tolsero qualche soddisfazione di rilievo, tra queste anche l’apertura al grande BB King nel 1995 a Pistoia Blues. Un’esperienza considerevole, che risultò essere di buon auspicio per il futuro dei tre giovani talenti. Cappanera ad oggi può annoverare tra le sue principali esperienze Strana Officina ed Appino, Simone Luti gruppi come Ottavo Padiglione e Gang. Prima e dopo dei progetti altri, sono i Tres a tenere saldo un consolidato rapporto pluriennale, come testimonia Luti: «Ho trascorso molti anni negli Stati Uniti, in particolar modo a New Orleans. Al mio ritorno decidemmo di trovarci in studio solo per il gusto di suonare. Senza pianificare niente, improvvisammo e nacque il sound dei Tres. In breve tempo arrivò anche un concerto reunion al Cage Theatre di Livorno che andò benissimo: decidemmo quindi di continuare a sviluppare il tutto, fissando quel momento con la registrazione del nostro primo disco».
Nell’ultimo lavoro Queen of the Water la formazione livornese ha messo dentro oltre l’energia e l’improvvisazione degli esordi, anche una accresciuta capacità di scrittura: i quindici brani che compongono l’album sono tutti a loro firma, ad eccezione di uno standard blues di RL Burnside.Il tutto all’insegna di un groove costante ed incessante: «..In studio si parte con un riff e da lì, cerchiamo di creare una storia, tirando su uno spazio nel quale ogni ascoltatore può entrare a suo piacimento». Prossimo show il 3 Settembre, a Il Nano Verde, Riotorto in Toscana.
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