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Un «proud Scot» da Edimburgo a Hollywood

Un «proud Scot» da Edimburgo a HollywoodSean Connery – La Presse

Sean Connery Ricordi e omaggi per l'attore scomparso, da Nicola Sturgeon a Spike Lee

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 1 novembre 2020

L’ex primo ministro della Scozia Alex Salmond lo saluta come «il più grande scozzese al mondo», mentre l’attuale prima ministra Nicola Sturgeon nei tanti tweet che ha dedicato all’attore scomparso ieri ricorda con orgoglio le sue origini proletarie e il suo patriottismo: «La nostra nazione oggi è in lutto per uno dei suoi figli più amati. Sean era nato in una famiglia working class di Edimburgo e attraverso il suo talento e durissimo lavoro è diventato un’icona cinematografica globale e uno degli attori più affermati al mondo. Verrà ricordato soprattutto per James Bond – il classico 007 – ma i suoi ruoli sono stati tanti e vari. Era una leggenda planetaria ma, più di tutto, uno scozzese fiero e patriottico. La sua presenza imponente all’inaugurazione del parlamento scozzese nel 1999 (in seguito allo Scotland Act dell’anno precedente che istituì proprio il parlamento della Scozia, ndr) ha dato prova del suo amore per il proprio paese di nascita. È stato per tutta la vita un sostenitore dell’indipendenza della Scozia e chi di noi condivideva le sue convinzioni ha nei suoi confronti un debito di gratitudine».

A RICORDARE il grande attore è però naturalmente anche il mondo del cinema. Fra i tantissimi tributi spicca quello di Spike Lee: «Maledizione. Abbiamo perso un altro grande – Sean Connery. Uno dei miei primi ricordi di mia madre che non c’è più (Jacqueline Shelton Lee) è lei che mi porta al cinema a vedere i film di James Bond. Molte volte era obbligata a tapparmi gli occhi. Le ho anche chiesto: ’Mamma, perché quella ragazza si chiama Pussy Galore?». Mi ha risposto ’fai silenzio e guarda il film’. Non voglio mancare di rispetto agli altri interpreti di James Bond ma Sean è ’il mio uomo’: spaccava, aveva tutte le ragazze più belle e dei gadget straordinari. Riposa in pace». Anche il regista di Clerks Kevin Smith lega il suo ricordo a quello di un genitore, il padre, che lo portava a vedere tutti i film in cui c’era Sean Connery – «lo 007 di mio padre». Mentre Sam Neill, che ha recitato al suo fianco in Caccia a ottobre rosso scrive che «ogni giorno passato al suo fianco sul set era una lezione su come recitare per il grande schermo». E lo omaggiano naturalmente anche i produttori della saga di 007 Michael G. Wilson e Barbara Broccoli: «Era e sarà sempre ricordato come il James Bond originale, il cui ingresso indelebile nella storia del cinema ha avuto inizio con delle parole indimenticabili: Il mio nome è Bond. James Bond». G. Br.

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