Visioni

Un presente brutto, sporco e cattivo

Un presente brutto, sporco e cattivoUna scena da "Cous cous klan" della Carrozzeria Orfeo – foto di Laila Pozzo

A teatro La Compagnia Orfeo protagonista di un trittico in programma dal 3 al 27 gennaio al Piccolo Eliseo, in scena fino al 13 gennaio "Cous cous klan"

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 12 gennaio 2019

Sporchi, cattivi e – diciamolo – anche brutti, sono i protagonisti di Cous cous klan, ultimo lavoro di Carrozzeria Orfeo che torna al Piccolo Eliseo con la sua iperbole tragicomica e irriverente. E apre la trilogia che per tutto gennaio impegnerà la compagnia lombarda sul palcoscenico romano in coincidenza dei suoi dieci anni di attività, suggellando la facilità di fidelizzazione verso una formula drammaturgica leggera e tranquillizzante, in cui le tematiche cocenti del nostro presente tracimano in un futuro distopico. Quasi lo si volesse esorcizzare, mentre è già parte della nostra realtà. Il binomio inconciliabile del titolo evoca intolleranze e xenofobie in un contesto sociale emarginato e popolato da cinici individui senza dio, morale e affetti, ai quali manca finanche l’acqua. Figure reiette pronte a scannarsi, ma anche ad amarsi, in un iperrealismo fumettistico che regge i tempi del comico fin quando non scivola nell’onirico finale. La trilogia prosegue con Animali da bar (2015) e Thanks for vaselina (2013) da cui Carrozzeria Orfeo ha tratto il film di prossima uscita.

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