Sporchi, cattivi e – diciamolo – anche brutti, sono i protagonisti di Cous cous klan, ultimo lavoro di Carrozzeria Orfeo che torna al Piccolo Eliseo con la sua iperbole tragicomica e irriverente. E apre la trilogia che per tutto gennaio impegnerà la compagnia lombarda sul palcoscenico romano in coincidenza dei suoi dieci anni di attività, suggellando la facilità di fidelizzazione verso una formula drammaturgica leggera e tranquillizzante, in cui le tematiche cocenti del nostro presente tracimano in un futuro distopico. Quasi lo si volesse esorcizzare, mentre è già parte della nostra realtà. Il binomio inconciliabile del titolo evoca intolleranze e xenofobie...