Ci sono voluti tredici anni, il magnifico WALL-E e una (immeritatamente) disastrosa avventura fantasy fuori dalla Pixar (John Carter), perché Andrew Stanton si rituffasse nel blu infinito da cui era stato temporaneamente sottratto Nemo, il piccolo pesce pagliaccio con una pinna deformata e un papà iperprotettivo protagonista del capolavoro acquatico della factory di John Lasseter. Da allora, la Pixar ha intensificato il suo output produttivo e allargato la pratica dei sequel aldilà del tempio sacro dei Toy Story. I risultati di questo adeguamento alla logica delle franchise – Cars 2 e Monster University – non sono stati all’altezza dei film...