Da una parte un Pd che porta come suo testimonial Pierre Moscovici, il francese commissario per gli affari economici dell’Unione europea, socialista rigorista, che oggi si presenta come sponsor della flessibilità a favore dell’Italia e avverte che il suo successore «sarà meno flessibile di me». Dalla stessa parte il presidente Pd Paolo Gentiloni (che martedì ha fatto da spalla alla corsa dell’europarlamentare Roberto Gualtieri), teorico delle compatibilità e delle alleanze al centro, tanto da augurarsi che il premier spagnolo Sanchez, socialista, abbandoni la sinistra di Unidas podemos e si allei con i centristi di Ciudadanos. Dall’altra parte invece un Pd...