Cultura

Un oracolo (anche) per smettere di scrivere romanzi

Un oracolo (anche) per smettere di scrivere romanziGiulio Mozzi, fotografia di Basso Cannarsa.

NARRAZIONI L'ultimo libro di Giulio Mozzi per Sonzogno

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 aprile 2019

Da qualche giorno è nelle librerie Oracolo manuale per scrittrici e scrittori (ovvero metodo rapido ed efficace per la risoluzione di ogni problema narrativo e di scrittura particolarmente adatto ai principianti ma non privo di utilità anche per gli esperti), edito da Sonzogno (pp. 400, euro 16). Un libro di grande saggezza, ironia, intelligenza e divertimento. Autore: Giulio Mozzi.
Da qualche anno – dopo la sua apprezzata opera prima Questo è il giardino del 1983, per Theoria, e oltre una decina di libri di narrativa – Mozzi ha dichiarato di aver smesso con i romanzi. Ma continua a lavorare come consulente editoriale per la narrativa italiana: prima per Einaudi, oggi per Marsilio. Si dedica con rara passione all’insegnamento della scrittura creativa: attraverso il blog vibrisse, la Bottega di narrazione di Milano e in tanti altri luoghi su e giù per la penisola. Ha già pubblicato due fortunati manuali con Stefano Brugnolo: Ricettario di scrittura creativa (Zanichelli 2000) e L’officina della parola (Sironi 2014).
Ma se in questi testi vi era un’ambizione enciclopedica, con questo Oracolo manuale siamo in un territorio letterario a metà strada tra surrealismo e zen. «Non eccedere in motivazioni»; «Parla dei soldi»; «Vuoi raccontare la storia della tua vita? Benissimo. Attribuiscila a qualcun altro».
Mozzi si diverte a dare utili consigli (e bastonate) in grado di spiazzare l’autore entusiasta e troppo ottimista; e i suoi consigli funzionano quanto più sono spiazzanti. Ma parla, tra le righe, con ironia e spirito critico, anche dell’editoria italiana.
Cosa è, dunque, l’Oracolo manuale? Un sillabario esoterico? Un testamento spiritale?
«L’oracolo manuale si può usare in due modi – dichiara l’autore, impassibile, mentendo senza mentire, dalla quarta di copertina -. Se durante la scrittura di un romanzo ti trovi in difficoltà, puoi consultarlo aprendolo a caso, o sfogliandolo rapidamente. È possibile che ti capiti sott’occhio una massima che ti aiuterà a considerare la difficoltà da un altro punto di vista, e magari a risolverla. Oppure puoi leggerlo da cima a fondo, o dal fondo alla cima, segnando quelle massime che ti suggeriscono degli approcci alla scrittura e alla narrazione che non avevi mai considerati prima. In ogni caso, potrà esserti utile».
Insomma, siamo lontani anni luce dai corsi di scrittura creativa modello americano in cui si imparerebbe a diventare scrittori di best-seller, perché Mozzi ha il vizio di dire la verità. «Scrivere un romanzo è un gesto d’ambizione. Quindi non perdere tempo con l’umiltà». E ancora: «La statistica dimostra che pressoché nessuno dei romanzi che si pubblicano raggiunge l’eternità. La maggior parte, anzi, sarà dimenticata tra pochi mesi o anni». Dunque, ti chiede l’Oracolo, vuoi veramente continuare a scrivere?
Completano il manuale le divertenti illustrazioni di Lise & Talami rappresentanti cactus animati «perché scrivere, si sa, è una faccenda spinosa».

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