Bisogna avere il coraggio di vivere intensamente perché, diceva Jannis Kounellis, «le visioni dell’eremita sono condizionate dal suo eremo. Noi possiamo scegliere se andare in quel rifugio, oppure avventurarci per strade più determinanti, incisive». Naturalmente, lui optò per la seconda ipotesi, fin da quando, bambino, sedeva con la madre in riva al mare e lei gli indicava col dito l’orizzonte. Al Pireo c’erano le navi in partenza e Jannis, che veniva da una famiglia di marinai, si sentiva un po’ navigatore anche lui. Non poté resistere al precoce insegnamento materno («guarda sempre dritto davanti a te» ) e nel 1956...