Cultura

Un museo che fa scena

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Pamphlet "Il Maxxi a raggi X. Indagine sulla gestione privata di un museo pubblico" di Alessandro Monti, pubblicato da Johan & Levi. Un percorso economico pieno di guai, ma una vitalità culturale a cui dare credito

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 14 febbraio 2015

Il pamphlet è un genere letterario non facile e che richiede soprattutto buona cultura per non finire con l’essere inefficace o grossolano. È assolutamente buona cultura in questo volumetto Il Maxxi a raggi X. Indagine sulla gestione privata di un museo pubblico (Johan & Levi Editore, pp. 96, euro 12) di Alessandro Monti, docente presso l’università di Camerino.

Aperto con grande successo di pubblico nel maggio del 2010, nel maggio del 2012, il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, ha dovuto essere commissariato per guai di bilancio e con un decreto del 2013 il fondo di gestione è stato portato a cinque milioni di euro l’anno, mentre avrebbe dovuto fermarsi ai 900mila euro. Guai di soldi, ma anche nella costruzione dell’edificio, sede del museo. Progettato nel 1998 dall’architetta irachena Zaha Hadid è stato aperto solo dopo dodici anni ed è costato 180 milioni di euro, il triplo dei 110 miliardi di vecchie lire delle previsioni. E – scrive Alessandro Monti – è più un monumento a se stante che una costruzione per esporre opere d’arte: con una vastità di 21.200 metri quadri la superficie espositiva è soltanto di 10mila mq e l’autore conclude che il Maxxi è un contenitore più scenografico che funzionale. E il pamphlet non manca di segnalare le incongruenze della gestione privatistica di un museo pubblico.

Insomma sottoposto ai raggi X dell’autore, il Maxxi si rivela un corpaccione con molti malesseri e, soprattutto, con la persistente incapacità di agire da stimolo e guida di una crescita culturale nell’importante campo dell’arte contemporanea, di procedere per episodi. Manca l’orizzonte del medio periodo. Questo è quel che ho ricavato dalla lettura di questo acuto pamphlet. È tutto: ovviamente nell’attesa di risposte e chiarimenti da parte dell’attuale gruppo dirigente del Maxxi. Ma c’è un effettivo gruppo dirigente? Proprio in questi giorni, il Maxxi apre le sue porte al cinema. Fino alla fine di marzo ci saranno proiezioni cinematografiche: anteprime e retrospettive d’autore. Insomma, nonostante i suoi guai, il Maxxi è vivo.

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