Fra le tante nefandezze presenti nella bozza del Recovery Fund preparato dal governo quella di sovvenzionare lautamente un’azienda a cui la magistratura ha da poco sequestrato 26 milioni di beni per l’inadempienza nel fare proprio l’oggetto del finanziamento è una delle più inspiegabili. Capita che a pagina 76 dell’allegato con le «schede progetto» del «Piano Nazionale di ripresa e resilienza – Next Generation Italia» ci si imbatta in ben 1,15 miliardi per la «predisposizione nelle autostrade A24 e A25 di un sistema di monitoraggio dinamico per controlli da remoto ed interventi di messa in sicurezza sulle opere d’arte (ponti, viadotti,...