Visioni

Un laboratorio di note, musiche per Gianni Rodari

Un laboratorio di note, musiche per Gianni Rodari

Musica Una serie di uscite discografiche dedicate al grande scrittore e pedagogista

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 3 febbraio 2021

A dieci anni Gianni Rodari, che diventerà partigiano prima di giornalista e poi scrittore di sterminate fantasticherie, si costruì il suo primo strumento musicale, usando i coperchietti metallici delle scatole di cromatina, appesi a un bastoncello, e accorgendosi che – pestati in vario modo – componevano la scala musicale delle note. Più tardi si cimentò con l’armonica e col violino, affascinato dal misterioso linguaggio del pentagramma, ma senza troppi risultati. Tuttavia le sue sublimi composizioni – filastrocche, favole, poesie, rime baciate, facezie allegre, storie strampalate – hanno sempre conservato una intrinseca ritmicità così che tantissimi strumentisti le hanno amate e utilizzate.
Uno dei primi è stato Virgilio Savona (del Quartetto Cetra) che pubblicò un album nel 1972, Filastrocche in cielo e in terra con diciannove brani, da testi già editi, cantati insieme a Lucia Mannucci, una smagliante pietra miliare comprendente Il gioco dei se e Il giornale dei gatti. Più avanti ancora Rodari diede a Sergio Endrigo degli scritti da musicare, lavoro perfetto realizzato con l’aiuto del maestro Luis Bacalov, per il disco Ci vuole un fiore nel 1974, col brano omonimo diventato, nel tempo, un inno scolastico strapopolare oltre che una suprema dichiarazione d’amore per la natura. A conclusione del centenario della nascita dello scrittore di Omegna, c’è stata un autentico germogliare di dischi ispirati dal lavoro di questo generoso poeta che ci ha insegnato a giocare con le parole, ridere dei nonsense, volare con la fantasia e galoppare con l’immaginazione, incantando una generazione dopo l’altra di bambini, adulti e signorine che contano gli starnuti.

C’E’ UN ALBUN TRIBUTO COLLETTIVO, Rifilastrocche in cielo e in terra, disponibile su Bandcamp (con ricavato in beneficenza ad una onlus per bambini in difficoltà), dove molti artisti della scena contemporanea, tra cui Dente, Colombre & Maria Antonietta, Cristallo e altri si calano tra espressioni argute e detti spiritosi, cercando l’ago di Garda o la bensina dell’auto o quel trattino in su, «come un signore di Corfù quando, senza più accento, il suo cucu non cantò più». Proprio un assolo di armonica introduce l’album, La torta in cielo, del cantautore Paolo Capodacqua, pubblicato nel 2004 e mai distribuito, oggi rimasterizzato e ristampato da Storie di note (la stessa etichetta del suo splendente Ferite e feritoie), aggiungendoci «con 100 candeline per Gianni Rodari», l’affettuoso omaggio al pedagogista piemontese del chitarrista accompagnatore di Claudio Lolli per un quarto di secolo, personaggio di grande sensibilità ed eleganza musicale, abile a districarsi tra i quindici brani, popolati di brontoloni e cioccolato, puntini di sospensione e ladri di erre, Biancanave e Cenerontola, mettendosi subito in sintonia coi suoi ascoltatori di qualunque età. Dapprima girava in molte scuole, adesso si collega a distanza coi social provando a interagire lo stesso, il cantautore e musicoterapista Gianluca Lalli col suo progetto «il Cantafavole», un laboratorio di scrittura creativa che da diversi anni insegna ai ragazzi il potere magico delle fiabe di Rodari coinvolgendoli nella scrittura di canzoni, nella creazioni di disegni, nelle produzioni sonore attraverso schemi ritmo-musicali suggeriti dal cantautore.

I TESTI PRODOTTI dagli alunni vengono messi in musica e trasformati in canzoni da cantare e ritmare insieme all’artista. Ora la sintesi si è trasformata in un disco, Favole al telefono, con le sonorità di Lalli e i cori dei bambini di una scuola elementare che si sono applicati brillantemente alle prose di Rodari che avevano l’intento di sottolineare, attraverso la musica, il messaggio libertario contenuto nelle favole, una carica eversiva della realtà riletta con un’attitudine positiva, col fervido sorriso trasmesso dal suo fenomenale universo.

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