Visioni

Un grande juke box digitale

Un grande juke box digitale

Feste di Piedigrotta Inaugurato il 30 giugno 2004, l’Archivio Storico della Canzone Napoletana ha avuto sinora una vita travagliata.

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 19 agosto 2020

Inaugurato il 30 giugno 2004, l’Archivio Storico della Canzone Napoletana ha avuto sinora una vita travagliata. Questo grande jukebox digitale, arrivato a raccogliere ormai oltre quarantamila titoli di canzoni provenienti da diversi supporti (dischi, nastri e cd) anche grazie alle donazioni e ai «prestiti» di numerosi collezionisti che hanno messo a disposizione dell’archivio le loro registrazioni. La ricerca dei brani è cominciata in alcune sedi Rai e si è avvalsa poi di offerte di materiali giunte da cultori della canzone napoletana (come Ugo Mollo che ha donato 600 registrazioni di Franco Ricci, in pratica l’opera omnia, o gli eredi di Giovanni Sarno che aveva messo insieme un discreto patrimonio di canzoni). I materiali sonori possono fornire così il più vasto panorama per lo studio e la documentazione della canzone napoletana, da Gennaro Pasquariello ai 99 Posse. Purtroppo solo da un paio d’anni ha trovato sistemazione, con le sue postazioni d’ascolto e il database di facile consultazione, alla Casina Pompeiana della Villa Comunale, a Napoli (attualmente chiuso causa Covid) ma non è possibile fare ricerche o ascoltare alcunché su Internet.

CI SI PUO’ rivolgere anche all’ICBSA, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi di Roma, l’ex Discoteca di Stato, peraltro «inventata» nel 1928 da un geniale cantantautore e attore teatrale Rodolfo De Angelis, con l’idea di testimoniare le voci di cittadini italiani importanti e raccogliere il patrimonio sonoro. Le collezioni dell’Istituto sono formate da documenti registrati su oltre 450.000 supporti: cilindri di cera, fili metallici, dischi, nastri, compact disc, videocassette, dvd, blu-ray. Le collezioni dell’ICBSA sono pubbliche e consultabili tramite l’Opac (http://polodds.dds.it/opac2/DDS/ricercaSemplice), con possibilità di ascolto dell’incipit dei documenti sonori digitalizzati e consultazione integrale del materiale cartaceo di corredo. Anche il portale della canzone italiana, www.canzoneitaliana.it, ha una sezione «Napoli canta» con centinaia di registrazioni, antiche e recenti, consultabili e ascoltabili in rete. E tante radio focalizzate sulle neapolitan song come www.radionapoli.it e www.kisskissnapoli.it.

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