Cuori, gatti, uccelli, fiori che si allungano per sbirciare curiosi il mondo che li circonda ma soprattutto soli, icone mutanti e sorridenti che Mario De Biasi (Sois, Belluno 1923 – Milano 2013) ha disegnato per tutta la vita. Non è difficile immaginarli come il riflesso di quella carica vitale che faceva parte della sua indole positiva. Helios era proprio il nom de plume con cui firmava sul retro le prime fotografie realizzate da autodidatta, tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’50, nell’inviarle ai concorsi fotografici. Disegni veloci tracciati a biro o con le matite colorate su...