Questa vicenda dei dossier costruiti contro magistrati, colpevoli di aver applicato le leggi anche se in contrasto con i diktat di Salvini, rende bene l’idea che ha della democrazia il Ministro della propaganda. Per giunta si tratta di tre donne e possiamo immaginare che al machismo di stampo leghista questo sarà apparso come un affronto insopportabile. Di qui l’attacco personale, anche sul piano della vita privata. La nota diffusa ieri dal Viminale testualmente, dice: «Il Viminale intende rivolgersi all’Avvocatura dello Stato anche per valutare se i magistrati che hanno emesso le sentenze avrebbero dovuto astenersi, lasciando il fascicolo ad altri,...